PEC italiana vs PEC europea
La Posta Elettronica Certificata sbarca in Europa.
Negli ultimi mesi se ne parla sempre più spesso: la PEC, servizio “made in Italy”, verrà adottata anche negli altri Paesi membri. Ma cosa significa?
In realtà non è proprio corretto dire che la PEC è un prodotto italiano che verrà adottato anche in Europa. Spieghiamoci meglio.
In Europa il Regolamento eIDAS ha sin da subito fornito direttive ai vari Paesi sull’adozione di uno strumento per le comunicazioni telematiche che rispondesse a determinati parametri di sicurezza.
L’Italia è stato il primo Paese europeo a seguire queste direttive, creando proprio lei: la PEC.
Ma la PEC non risponde proprio a tutti i requisiti dettati dal Regolamento eIDAS e degli standard ETSI, cosa che invece farà la PEC europea, il cui nome preciso è REM (Registered Electronic Mail). Quindi, che cos’è la REM?
REM: Registered Electronic Mail
La REM, detta comunemente PEC europea, è lo strumento per l’invio di comunicazioni telematiche che risponde completamente a tutti i requisiti del Regolamento e dello standard ETSI.
A questi requisiti che già appartenevano alla PEC:
- Certificazione di data e ora d’invio
- Certificazione del contenuto del messaggio
La REM garantirà anche:
- Certificazione dell’identità del mittente
- Certificazione dell’identità del destinatario
- Interoperabilità in tutta Europa
- Spunta Blu per riconoscimento di conformità
Come e quando adeguarsi alla PEC europea
A breve l’AgID fornirà la dead line entro cui adeguare la propria casella ai nuovi standard attraverso l’identificazione del mittente, ad esempio attraverso lo SPID. Ogni provider PEC, infatti, offrirà agli utenti la possibilità di avviare la procedura di autenticazione che garantirà alla casella la spunta blu.
Questo passaggio garantirà una maggiore sicurezza e permetterà di certificare le comunicazioni in tutta Europa.