L’ufficio in scena: 5 film che catturano l’anima del lavoro e di chi lavora con i documenti

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Sei tra coloro che trascorrono le giornate in un ufficio, magari tra montagne di documenti?

Se la risposta è sì, allora questo articolo è proprio quello che fa per te. Abbiamo selezionato cinque film che raccontano storie ambientate in uffici, dove i documenti sono protagonisti e le dinamiche lavorative al centro della trama.

Questi film offrono non solo un momento di svago e intrattenimento, ma anche una riflessione sulle dinamiche umane e sulle sfide che affrontiamo nel mondo del lavoro.

Quindi, prendi una pausa dalla tua scrivania, metti da parte quei documenti per un attimo e immergiti in queste storie che ti accompagneranno nel mondo degli uffici e dei documenti.

 

Tra le nuvole – Up in the air (2009)

Dedizione al lavoro, tra viaggi infiniti e ricerca di stabilità

Ryan è un tagliatore di teste ingaggiato dalle multinazionali per licenziare i dipendenti. E lui, per questo particolare lavoro, è costantemente in viaggio da un posto all’altro, sempre in aereo, mentre accumula con ossessione miglia aeree nella tessera della sua compagnia preferita, l’American Airlines.

Ma la sua vita sta per stravolgersi quando conoscerà due donne: una giovane collega in apprendistato, che inizia ad affiancarlo nei suoi viaggi; una donna di cui si innamora. Ma non è finita qui: per la prima volta, la sua azienda decide di tagliare i costi, e di farlo lavorare da casa, licenziando le persone da remoto.

In “Tra le nuvole” (originale “Up in the air”) del 2009, regia di Jason Reitman con George Clooney protagonista, un uomo scoprirà cosa ritiene più importante: lavorare e stare in costante movimento, o trovare luoghi e persone che lo fanno sentire a casa. Emozioni e sentimenti non distanti da quelli che sentiamo nel corso della nostra vita personale. 

 

Fantozzi (1975)

Gioie e dolori dell’impiegato medio

Non c’è bisogno di presentazioni per il ragioniere più famoso d’Italia, ma siete sicuri di ricordare bene le sue origini? Il primo film del ragionier Fantozzi  con la regia di Luciano Salce e con protagonista l’eterno Paolo Villaggio – è il cult all’italiana che non si può dimenticare. 

Qui il mondo del lavoro è presentato in un impietoso ritratto dell’ufficio-tipo degli anni ’70, quello della Megaditta e del suo proverbiale Megadirettore. Lo sfortunato Fantozzi si muove in una vita quotidiana che supera abbondantemente il limite del grottesco, tra un lavoro umiliante, colleghi macchiettistici, gite improponibili e disastrose partite di calcetto tra scapoli e ammogliati. 

Il primo Fantozzi è tanto radicato nella cultura italiana che molte sue battute sono entrate a far parte dei nostri dizionari e della nostra vita quotidiana. Conoscerlo quasi a memoria è un dovere per ogni italiano, quindi giù di indispensabile rewatch. 

 

Essere John Malkovich – Being John Malkovich (1999)

Un archivio asfissiante e il desiderio di essere un altro

– Perché questi soffitti sono così bassi? 

– Abbassiamo i costi ragazzo mio, per poter mantenere lo stipendio. 

La pellicola, diretta da Spike Jonze, è un’esperienza cinematografica unica che sfida le convenzioni narrative tradizionali.

La trama ruota attorno a Craig Schwartz, un burattinaio fallito che lavora in un ufficio con soffitti bassi, una metafora visiva della sua insoddisfazione e senso di claustrofobia.

La scoperta di un portale segreto all’interno dell’ufficio che permette di entrare nella mente dell’attore John Malkovich diventa un’opportunità di fuga per Craig. Ciò che inizia come una scoperta bizzarra diventa rapidamente un viaggio surreale e inquietante attraverso la psiche di Malkovich.

Il regista utilizza gli spazi angusti dell’ufficio come una metafora visiva per esplorare il senso di limitazione e frustrazione che spesso caratterizza le nostre vite.

Il film affronta temi profondi come la ricerca dell’identità, il desiderio di poter vivere la vita di qualcun altro e la lotta contro le limitazioni della condizione umana. “Essere John Malkovich” è un’opera cinematografica straordinaria che intriga, sorprende e lascia una profonda impressione nel pubblico, portandoci a riflettere sulla natura stessa della nostra esistenza.

 

Addio Fottuti Musi Verdi (2017)

In ufficio con gli alieni

La prima uscita cinematografica del gruppo The Jackal (nato su YouTube e poi sbarcato su una moltitudine di media) parla di lavoro in modo a dir poco sorprendente, divertente ma pungente. 

Diretto da Francesco Capaldo, Addio Fottuti Musi Verdi vede Ciro, un giovane grafico pubblicitario, cercare di sbarcare il lunario tra clienti pretenziosi e un lavoro in friggitoria. Ormai disperato partecipa, quasi per scherzo, a un concorso per mandare il curriculum nello spazio, ma non si aspetta che gli alieni lo assumeranno per davvero. 

Ciro viene letteralmente catapultato in uno strambo ufficio alieno dove regnano ordine, precisione e meritocrazia, e dove le sue idee vengono finalmente apprezzate. Colmo di citazioni, dalla comicità contemporanea e spiazzante, AFMV descrive con ironia un mondo del lavoro tanto moderno quanto difficile. 

 

The Office (2005-2013)

La serie TV che trasforma la noia lavorativa in un’epica avventura comica

Pur non essendo un film ma una serie TV, se si parla di ufficio non può mancare il re delle trasposizioni video. Parliamo di The Office, serie americana partita nel 2005 sulla falsariga del corrispondente britannico, che ha poi superato in celebrità. 

Nella sede della Dundler Mifflin, azienda newyorkese di cancelleria e prodotti per ufficio, il manager Micheal Scott (Steve Carell) dirige in modo imbarazzante un ufficio banale e noioso come mille altri. 

Le sue abilità sono l’opposto di quelle di un vero manager: non sa comunicare alcuna decisione, non sa capire lo stato d’animo né i desideri degli impiegati, non sa gestire le difficoltà – né tantomeno fa davvero qualcosa, se non mettere tutti in difficoltà. Nonostante ciò, i legami in ufficio si creeranno, eccome. 

Diventato iconico sia per la sua regia (con riprese in movimento dall’interno e ottimi silenzi comici, dovuti all’assenza delle fastidiose risate), sia per i suoi personaggi variegati, The Office è un divertentissimo ritratto dell’ufficio moderno. E dei suoi difetti, certo, ma anche delle sue occasioni di unione e del suo capitale umano. 

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