Firma grafometrica: i 5 parametri che la rendono valida

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La firma autografa è sempre un attributo imprescindibile per rendere legale un documento→.

Ma in quest’epoca di sviluppo tecnologico, dover validare i documenti solo in presenza fisica di tutti i firmatari diventa un ostacolo davvero macchinoso.

Per ovviare al problema vi sono le firme elettroniche, che permettono di mantenere il processo documentale in digitale garantendo il valore giuridico delle firme.

Tra le firme elettroniche più conosciute abbiamo la firma grafometrica, detta anche firma olografa, che grazie ad alcuni parametri si avvicina tantissimo alla firma autografa. Vediamo quali sono i parametri che rendono la firma grafometrica legalmente valida.

Tipologie di firma elettroniche

Le firme elettroniche sono riassumibili in 4 categorie→, a seconda del loro valore e livello di complessità. Si parte da meccanismi semplici, usati solo per l’identificazione digitale, arrivando a identificazioni univoche.

• La Firma Elettronica Semplice è il sistema più basilare, cioè un insieme di dati usati come mezzo per autenticarsi online. È priva di requisiti di autenticazione, infatti il suo valore probatorio viene liberamente valutato in giudizio. Un esempio di Firma Elettronica Semplice è la password di un profilo, inserita per accedere a un sito o una app.

• La Firma Elettronica Avanzata ha invece un processo di autenticazione che necessita di un gestore qualificato o provider. Deve infatti garantire attributi, quali l’identità dell’autore, il suo controllo esclusivo, nonché l’integrità del documento digitale. La Firma Elettronica Avanzata è collegata direttamente ai dati del documento, e un suo esempio è proprio la firma grafometrica od olografa.

La Firma Elettronica Qualificata aggiunge ai requisiti precedenti anche la necessità di firmare da un dispositivo sicuro, da una connessione univoca e su un certificato qualificato. Si applica da dispositivi appositi, come Token USB e chip elettronici.

• La Firma Digitale è un particolare tipo di Firma Elettronica Qualificata, basato su un sistema di due chiavi crittografiche.

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I 5 parametri della firma grafometrica

Come accennato, la firma grafometrica→ è una Firma Elettronica Avanzata che viene realizzata direttamente a mano dal sottoscrittore, come avviene per la firma autografa. Anziché utilizzare una penna su un foglio di carta, la firma grafometrica si applica con un pennino su uno schermo.

L’atto della firma registra una serie di parametri, che servono a dare una corrispondenza univoca tra la firma e il suo sottoscrittore.

Tali parametri, detti “biometrici” o “grafometrici” sono:

  1. il ritmo di ogni parte del tratto grafico a mano;
  2. la velocità dell’azione di firma;
  3. la pressione applicata nella firma;
  4. l’accelerazione, ossia l’incremento o decremento di velocità in alcune parti della firma;
  5. il movimento aereo associato ad ogni parte del tratto.

Queste proprietà sono registrate sotto forma di dati biometrici. I dati vengono collegati al documento informatico, rendendolo immodificabile nonché univocamente associato al firmatario.

 

Schermo resistivo vs schermo capacitivo

La validità legale di una firma grafometrica è tale solamente a fronte dei 5 parametri biometrici che abbiamo elencato nel precedente paragrafo.

Ciò significa che in assenza di anche uno solo dei 5 dati, la firma non può considerarsi sicura.

A tal proposito è importante dedicare qualche riga alla differenza tra gli schermi capacitivi e gli schermi resistivi.

Per fare una sintesi:

  • gli schermi capacitivi funzionano con il contatto delle dita (come i touch screen degli smartphone);
  • gli schermi resistivi necessitano di un pennino.

Negli schermi capacitivi, al tocco delle dita avviene un’interruzione del circuito elettrico presente sul vetro del dispositivo.

Negli schermi resistivi, invece, il tocco viene registrato attraverso la pressione.

Negli schermi capacitivi non c’è pressioneNe consegue che, se pur siano di gran lunga più sensibili dei resistivi, non sono in grado di rilevare la pressione della firma, che è uno dei 5 dati biometrici che rendono valida la firma grafometrica.

Validità legale e utilità della firma grafometrica

Per comprendere l’utilità della firma grafometrica, bisogna partire dalla sua validità legale e probatoria. Le sue caratteristiche sono le stesse di una firma autografa apposta su documento cartaceo, ovvero fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle dichiarazioni da chi l’ha sottoscritta.

In breve, anche la firma grafometrica assegna integrità nel tempo al documento e ha valore di prova finché riconosciuta dal firmatario. In caso contrario, comunque, i dati biometrici possono essere analizzati da un perito per dimostrarne la veridicità.

Così la firma grafometrica costituisce un’importante soluzione ai problemi di distanza e presenza fisica: è possibile ottenere dal cliente le firme necessarie→ anche mentre si è un ufficio, e viceversa.

Inoltre, l’utilizzo standardizzato della firma grafometrica incorpora i molti vantaggi della dematerializzazione documentale: risparmio di spazi e costi di manutenzione fisica, utilizzo in remoto e multi-dispositivo, indicizzazione, ricerche facili, validazione legale rapida.

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